Il salotto di Oikos

un angolo di letture

A cosa serve la psicoterapia  2 (novembre 2022)

A cosa serve la psicoterapia 2

"Che cosa dici quando non hai un racconto su ciò che vedi?"
dal libro "La congiura contro i giovani" di Stefano Laffi

Laffi nel suo libro ci porta a ragionare sulla crisi degli adulti e sulle possibilità di riscatto dei giovani.
Ci immerge sin da subito su ciò che si nasconde dietro una costruzione del mondo mercificata. Sul soggetto ridotto a oggetto di consumo, sull'individuo ridotto a consumatore.
Avere un racconto sul mondo in cui siamo immersi significa riflettere sulla nostra visione del mondo.
Un giovane diciottenne mi ha chiesto come regalo di compleanno un libro dal titolo 'Platone c'ho l'ansia', e continuo a chiedermi cosa lo ha attirato verso questo libro.
Trovo fondamentale cercare risposte alle proprie domande e trovo ancora più importante farlo a partire non solo dalla necessità di risolvere nell'immediato il problema dell'ansia ma quale è il motore 'interiore' che ci fa stare al mondo.
E cercare risposte nella filosofia, nella vita dei grandi filosofi della storia la trovo una operazione geniale.
Costruire una narrazione di sé, di ciò che amiamo, di ciò che ci rende felici, di ciò che ci rende tristi rischia sempre di più di diventare un lusso che si concede solo chi si può fermare.
È diventato invece urgente guardare la tela bianca della nostra vita e scegliere con cura e amore ogni dettaglio del quadro che vogliamo dipingere.
Il lavoro che facciamo, le persone che amiamo, gli oggetti che compriamo, come scegliamo di passare il nostro tempo, con chi, come ci informiamo sui fatti del mondo, sono scelte consapevoli che parlano di chi siamo e di quale è la nostra visione del mondo.
Ce lo chiedono i nostri figli che si ritrovano un mondo svuotato di senso dove gli assolutismi e gli autoritarismi rischiano di diventare sempre più attrattivi, e ce lo chiede con urgenza il pianeta, che ridotto a merce a uso e consumo dell'uomo si sta ribellando.
Hillman ci ricorda che stare in una relazione terapeutica è come stare in trincea, perché è lì che si fronteggiano tutti i fallimenti sociali e politici del sistema.
Nella stanza della psicoterapia curiamo la soggettività, insieme per trovare il senso profondo delle cose, per scegliere, da adulti, chi vogliamo essere, e per costruire una società che possa permettere ai giovani di oggi di scegliere con libertà quali colori usare per la propria tela.

Barbara Mattioli